Diary for EUTIKIA ... festina lente


Venezia 12 settembre 2017. DUE OCEANI

2017-09-12

L’estate è finita e il sole se ne va. Il tempo vola, panta rei, tutto corre, e sono già tre mesi che abbiamo lasciato Eutikia a terra a Trinidad. Ora non resta che seguire il formarsi e il procedere di questi uragani che stanno devastando la parte nord dei Caraibi. Incrociamo le dita.
Sto seguendo le terribili avventure di un Amel che si trovava a St. Martin, lato olandese.
Il proprietario, un navigatore solitario assai conosciuto nell’ambiente Amel per la sua sempre pronta disponibilità a supportare con preziosi consigli tecnici altri amelisti, dopo affannosi giorni per svuotare la barca di tutto quel che poteva e averla assicurata ai moli del marina con 19 cime e due catene, ha cercato rifugio in un albergo nelle immediate vicinanze. La descrizione dell’impatto di Irma sulla sua stanza è spaventoso. Acqua ovunque, cercando disperatamente di trovare protezione nei lati più interni della suite. Tutto attorno all’albergo non una casa senza disastrosi danni. Tutta l’area, ben ricordo, attorno al marina era assai accogliente e il bacino sembrava a prova uragano.
Finito il cataclisma nessuno sperava di trovar la propria barca ancora galleggiante e infatti il mio amico vide solo gli alberi spuntare tra un mare di detriti! Ma al disastro si sta ora aggiungendo la mano dell’uomo. Gli hanno chiesto un consistente rincaro per la sistemazione in albergo adducendo motivazioni inesistenti, per le strade non c’è sicurezza e iniziano saccheggi. Ora ha chiesto aiuto (via email quando il wifi funziona, ma non c’è più carburante per il generatore) agli amici del Gruppo Amel per aver contatti con ambasciate ancora aperte in loco. E ancora, disperato, chiede se c’è qualcuno che può con una barca andarlo a prendere con quanto è riuscito a salvare ! Che situazione terribile! Per fortuna pare che stiano arrivando legionari per rimettere un minimo d’ ordine.
Lasciamo ora i Caraibi per l’Indiano e il Sud Atlantico.
Ho aggiornato la mia pagina You Tube


https://www.youtube.com/user/eutikia1

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con quattro nuovi video:
Indiano_2016_Prima Parte. Dalla Thailandia alle Cocos Keeling : Angkor (Cambogia), Canale di Malacca, Nord Indonesia, Giacarta, Stretto della Sonda. 32 minuti
Indiano_2016_Seconda Parte. Dalla Cocos Keeling a Richards Bay (Sud Africa): attraversata dell’Oceano Indiano, Rodrigues, Reunion, Madagascar, Mozambico. 25 minuti
Sud Atlantico_2017_Prima Parte. Da Richards Bay a Cape Town: visita ai Parchi, East London, Port Elizabeth, Mossell Bay, Capo di Buona Speranza. 27 minuti
Sud Atlantico_2017_Seconda Parte. Dal Sud Africa ai Caraibi: Cape Town, Sant’Elena, Jacarè, Trinidad. 40 minuti
I video ripropongono quanto già documentato in sequenza nel diario del sito. Ma l’impatto è decisamente diverso. Ricordo che l’editing è assolutamente domestico ed è stato pensato, prima di tutto, secondo il nostro desiderio di ricordare e rivivere un’esperienza straordinaria…già oggi, nel rivedere il tutto decine di volte nel montaggio, mi par quasi una cosa impossibile.
La qualità è quella che è: quasi tutto dipende dal girato e non sono certo un professionista. Le condizioni ambientali, fretta e tempi ristretti, stanchezza, impreparazione non aiutano. Abituati ai racconti, televisivi o romanzati, qualcuno potrà giustamente chiedersi: ma la storia dov’è? Non c’è. Fate voi. Ognuno è libero di vederci quello che più lo colpisce, che più lo fa pensare. Forse un’evasione,un progetto, un sogno, chissà ?
Ultima annotazione. La parte relativa al Madagascar è stata montata, quasi per la totalità, con immagini riprese/copiate direttamente dal sito e quindi di scarsissima qualità. La differenza dalle altre è di tutta evidenza. La ragione è semplice e tragica, insieme: in Madagascar ci hanno rapinato e rubato di tutto di più, compreso il girato, foto e video.
Consiglierei, nel limite del possibile, di visionare i filmati in sequenza, partendo dal primo. La continuità accompagna luoghi, distanze, emozioni, esperienze che trovano la loro reale dimensione nell’attraversata di due oceani e, perché no, nella conclusione del nostro giro del mondo con Eutikia. Buona visone!