Diary for EUTIKIA ... festina lente


ROTTA EUTIKIA 2018

2018-01-22

ROTTA EUTIKIA 2018
Abbiamo appena voltato pagina al Diario di Bordo. Si è concluso un 2017 con veramente tante miglia di poppa e ora sta per iniziare un 2018 molto diverso. Potrei, in sintesi, dividerlo in tre parti.
Caraibi. Eutikia è ora a terra a Trinidad e ci sta aspettando. Dalla prossima settimana ci sarà molto da lavorare. L’argomento non è sicuramente tra i più avvincenti, ma la lista delle cose da fare può interessare a chi vuol farsi un’idea di cosa vuol dire gestire una barca, oggetto assai complesso, molto più che un’abitazione. Sarò però brevissimo: sostituzione di 12 batterie (770 chili da spostare e da cablare), re-installazione dell’alternatore dato in manutenzione, sostituzione delle guarnizioni asse timone, antivegetativa, riarmare tutta la coperta, vele ecc In sostanza, se tutto va per il meglio, una decina di giorni e saremo quasi pronti per far vela.
L’obiettivo è di arrivare entro i primi di Marzo in Martinica dove ci attendono per sostituire tutte le sartie. Un lavoraccio. Per fortuna c’è una base Amel e quindi ne approfitteremo per far dare un’occhiata al vano motore e per altri lavoretti, che non finiscono mai. Dopo di che faremo qualche bordo lungo quella collana di isole per testare il tutto e per un meritato, a questo punto, relax.
Il passaggio da Trinidad alla Martinica di per sé non dovrebbe presentare problemi: 250 miglia di aliseo moderato, salvo qualche rinforzo, e maretta solo tra isola e isola. La prima tratta, però, sino a Grenada, dovremo farla di notte. Meglio non farsi vedere troppo in giro. Poi qualche balzo di isola in isola, tra ancoraggi nel blu e con nuovi incontri con altre barche, ma soprattutto con vecchie carissime conoscenze.
Atlantico del Nord. In Maggio, appena il meteo ci darà segnale verde, partiremo per le Azzorre (2.300 miglia circa). Non sarà facile seguire una giusta e conveniente rotta, giocando tra i venti iniziali da levante e poi con quelli in rotazione da quadranti più favorevoli (Ovest Sud Ovest). Dovremo seguire molto le previsioni sia per non buscare e sia per non rimanere impiantati nell’ Alta delle Azzorre. Con Maurizio ne stiamo già prendendo le misure. Il passaggio verso Est del Nord Atlantico può nascondere davvero brutte sorprese. La novità è che saremo, quasi per certo, in tre a bordo. Ci raggiungerà Marcello, “il marinaio” come ama chiamarsi, un simpaticissimo marchigiano che incontrammo a Bora Bora…il mondo è davvero piccolo.
Mediterraneo. Alle Azzorre, dicono molto interessanti per la natura e non solo, dedicheremo qualche escursione e il giusto tempo. Poi dovremo far rotta su Gibilterra (950 miglia) per rientrare, finalmente, dopo 11 anni nel Mare Nostrum ! Lasceremo la barca nel Marina di Almerimar (Spagna) per un rientro estivo (luglio e agosto) a casa e poi di nuovo a bordo, ma questa sarà un’altra storia, con meta Prevesa, alle Isole Ionie, dove dovremmo lasciare la barca a terra per l’inverno…per poi ritrovare gli amici nelle lunghe giornate invernali. Alla prossima da Trinidad.
“ E ‘ndevéno cussì le vele al vento lassando drio de noaltri una gran ssia co’l’anema in t’i vogi e ‘l cuor contento sensa pinsieri de manincunia.”
( E andavano così, le vele al vento / lasciando dietro di noi una gran scia / con l’anima negli occhi e il cuor contento / senza pensieri di malinconia)
Biagio Marin